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18.06.2013 08:04 Età: 11 Anni

Marsiglia - L’immenso spazio scenico della Transhumance franco-italiana, palco dei Cavalieri di Maremma e Dimensione Maremma

Categoria: Eventi

 

C’ero io, c’eri tu, c’erano loro, animali e persone, importati, riuniti.

Il 9 giugno, un’esperienza senza precedenti, un corteo immenso e suggestivo di oltre quattromila animali, ha acceso gli animi ad una folla di 300.000 spettatori, nel Porto Vecchio di Marsiglia Capitale Europea della Cultura 2013.

Tutti guardavano nella medesima direzione, una curva tra città e mare da cui ad un tratto ecco apparire l’ouverture della grande marcia.

Transhumance. La donna centauro, magnetica ed eterea in piedi su tre splendidi frisoni, simbolo e guida di questa mitologia contemporanea, celebra ed incarna con la sua figura la riunione tra l’Uomo e l’Animale, seguita da uno straordinario corteo di oltre tremila pecore e montoni.

Una via lattea, un fiume di lana, cui hanno posto fine le icone poetiche di un mondo raro, i Butteri.

Trenta elegantissimi Cavalieri di Maremma insieme a quelli di Dimensione Maremma- La Forra-, in sella a superbi cavalli seguiti da una razzetta di venti puledri e trenta vacche maremmane con i vitellini in libertà, hanno stupito tutti gli spettatori. Hanno percorso seicento chilometri nelle terre provenzali insieme ai gardians ed ad un immenso branco di bianchi camarghini con i loro puledri sauri, che li seguono anch’essi in libertà in mezzo alla gente in delirio di fronte a questa scena vivente dalle cromie diverse, ma dalle medesime radici culturali.

E poi, un corteo senza fine: muli travestiti da zebre, cavalli di ogni razza e provenienza, ogni tipo di monta è sfilato tra la moltitudine di spettatori, prima che sontuosi attacchi e carri arlesiani e camarghesi decorati da fiori, frutta e grano concludessero la grande parata, seguita  da un popolo in movimento.

Una grande scacchiera umana ed animale, fatta di colori e di razze in spostamento.

Non uno spettacolo ma un’opera eccezionale realizzata insieme con uomini ed animali, una danza disegnata nella città, tra la folla, con la folla, dove le tecniche ancestrali sono state trasformate in arte da ammirare e  vivere congiuntamente in un grande progetto partecipativo, nel quale i Cavalieri maremmani, ospiti d’onore di questa avventura nella Francia del Midi, hanno dato il volto alla cultura della nostra  terra.

Uniti in mezzo alle difficoltà atmosferiche che hanno messo a dura prova bivacchi, accampamenti ed animali, questi gentiluomini e poeti hanno dimostrato con l’armonia che le tradizioni recano ancora in sé il rispetto per la natura intera, riportando in patria la malinconia del distacco e dentro al cuore e negli occhi tutte le suggestioni ed emozioni di quei momenti vissuti insieme ai Cavalieri  francesi, da custodire gelosamente e per sempre.

 

Ambra Famiani

 


 

PEC: anam@pec.anamcavallomaremmano.com