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venerdì, 19. aprile 2024
04.07.2013 09:39 Età: 11 Anni

Cavalieri maremmani alla riscoperta dell'antica Via Clodia

Categoria: Eventi

 

 

La Via Clodia era un'asse per la penetrazione interna dell'Etruria, un antichissimo tracciato che collegava le colonie e le città etrusche da Veio a Roselle. Costruito tra la Via Cassia e la Via Aurelia, fu trasformato in via consolare tra il III e il II secolo a.C., innestandosi con il tracciato della Cassia che la collegava a Roma fino al Forum Clodii.
La  Clodia tagliava per Blera, Tuscania giungendo a Saturnia e Roselle, punto dal quale si ricongiungeva con l'Aurelia. 

Una strada secondaria, che nulla toglie alla suggestione di un percorso che si presenta tutt’oggi ancora sostanzialmente integro e percorribile all’interno di un paesaggio di rara bellezza. 

Infatti, la mattina di venerdì 5 luglio, trenta cavalieri guidati da Sandro Vannucci, noto conduttore televisivo e cultore di cavalli maremmani, partiranno dai resti della medievale chiesa della Canonica, alle pedici dell'etrusca Roselle e guadando il fiume Ombrone ad Arcille, lungo l'acquedotto delle Arbure, raggiungeranno Poggio Pigna in vista di Cana.

Da qui scenderanno al guado delle Trasubbie per risalire al diruto castello del Cotone e a quello di Montepò, poi attraverso le colline di Scansano e Murci, raggiungeranno in tre tappe Saturnia, ripercorrendo il basolato della via consolare, chiamato anche "via delle Terme".

Questa prima manifestazione servirà a lanciare l'idea di un ripristino del tracciato verde della Via Clodia, adatto a chi voglia percorrerlo a cavallo, ma anche a piedi o in mountain bike, secondo le tappe delle antiche stationes.

Sarà la prima parte di un lungo viaggio che nel maggio dell'anno prossimo permetterà ad un nutrito gruppo di cavalieri e di cavalli maremmani di partire da Roma e sul percorso dell'antica via Clodia, arrivare a Grosseto per il Maremma Wine Food Shire.

Un viaggio che porta in sè il messaggio di questa terra antica da riscoprire, non solo per il vino ed il cibo, ma anche per il Cavallo Maremmano, suo superbo emblema, oltrechè per i 
suoi percorsi verdi e storici, affascinanti e preziosi per chi sa andar lento alla scoperta della sua natura segreta e selvaggia.

Ambra Famiani


 

PEC: anam@pec.anamcavallomaremmano.com