ROMA, 17 gennaio 2024
Il Presidente Filippo Sbardella, a nome di tutta l’ANAM, desidera ringraziare coloro che hanno contribuito a rendere il 17 gennaio, giorno dedicato a Sant’Antonio Abate, un'occasione di festa e condivisione.
Grazie quindi al vicepresidente Nevio Prugnoli, ai partecipanti Bruno Pennacchio, Luigi Giardina, Mariella Conte, Lorenzo Rubbo, Valeria Sardini e al fotografo Giancarlo Santori, che sempre documenta le nostre attività.
La sfilata a piedi per le vie del centro di Roma è stata suggestiva ed emozionante, anche se la mancanza dei nostri amati cavalli si è fatta sentire. A maggior ragione ci fa piacere, dunque, riportare le parole con le quali Nico Belloni, speaker della manifestazione, ha presentato la razza maremmana:
“L’impegno dell’Associazione è rivolto soprattutto alla selezione genetica: tramite vari metodi, principalmente attraverso il Performance Test, si tenta di ottenere un cavallo più atletico, nel contemporaneo sforzo di non perdere quelle peculiarità estetiche e di carattere che hanno reso la razza unica ed apprezzata da chiunque la conosca: petto ampio, arti forti e solidi, crini abbondanti, profilo tendente al montonino o rettilineo, limitatezza di segni bianchi quali liste e balzane.
Chi compra un maremmano cerca un cavallo robusto, coraggioso e dal carattere definito, un cavallo che dimostra lealtà e cuore infinito a chi lo tratta con rispetto e riguardo.
Il cavallo maremmano ha saputo imporsi all’attenzione del mercato e del mondo sportivo equestre, diffondendosi ben oltre il suo bacino specifico, anche se le zone a maggiore vocazione rimangono la Toscana ed il Lazio. In effetti, la storia del cavallo maremmano ha come valore aggiunto una forte valenza culturale, imponendosi come segno distintivo e caratteristico di questi luoghi e del suo “stile di vita” più peculiare.